lunedì 3 settembre 2007

Spagna 2007 - 6 Cordoba

lunedì 20 agosto 2007

Spagna 2007 - 9 Siviglia, arrivo

arriviamo a Siviglia che e' mezzogiorno, per arrivare dove dobbiamo andare non e' una cosa semplice, e' un labirinto di vie a senso unico o vietate al traffico.
gira gira decidiamo di chiedere a qualcuno.
c'e' un signore che siede su uno sgabello in mezzo al marciapiede, leggendo il giornale, sembra molto del luogo.
non gli viene in mente subito, chiede un pajo di volte il nome della via, (Redes per la precisione), notiamo che strascica un po' le parole, e' forse il caso di riconsegnarlo al giornale, ma lui ormai si e' preso la nostra guida, la gira, la volta, ferma una vecchia che passa e mette in mezzo anche lei, ma alla fine questa via non viene in mente a nessuno.
si riparte finalmente, con l'indicazione evidentemente errata di andare dall'altra aprte della citta' a cercare una via che secondo lui e' quella che chi ha scritto REDES sulla guida intendeva realmente.
il fatto e' che anche qua, come dappertutto, ormai e' chiaro, in Andalucia, i sensi unici cambiano durante la notte percio' una mappa di qualche mese e' inutile per il navigatore.
piu' per culo che anima alla fien arriviamo vicini, e troviamo pure parcheggio a pochi 100 metri, percio' giu' le valigie e via per calle redes, quella che non esiste.
il posto l'abbiamo prenotato la sera prima, abbiamo terlefonato, ma non volevamo spendere ben 18 euro a testa, per un totale di 54 eurio, cosi' abbiamo continuato a cercare dicendo, per prendere tempo, che avremmo richiamato, e alla fine siamo sati costretti a farlo, perche' era tutto o pieno o piu' caro o senza bagno, vi ricordo che venivamo da cordoba, dove il bagno era uno spettacolo.
insomma, richiamiamo, e ci dicono 55, come, diciamo, abbaimo chiamto 10 mintui fa ed erano 54, vabbe', per un euro, ok ,lo stesso ma e' strano, ci scherziamo anche su, pensando che man mano che la serata sarebbe andata oltre il prezzo serbbe ancora aumentato.
quindi siamo alla reception, confusione tra riserva e prenotazione, ma alla fien trovano i nostri nomi (per inciso han voluto nome, numero di telefono e di carta di credito, gli unci in tutta l'andalucia), tutto ok, beh... si', c'e' il bagno, il condizionatore, ma il condizionatore si accende solo la sera, ora no (son 40 gradi fuori), non c'e' ascensore e il prezzo e' 62 euro.
come come? si', ok, l'ascensore, il condizionatore, ma come il prezzo puo' esere quello? dopo tutto quanto avete rotto con dati, nomi e conferme, poi voi aumentate il prezzo cosi'? no, non e' che aumentiamo, e' l'IVA.
ben, nessuno mai aveva fatto quella distinzione, percio' guardiamo la ricevuta, perche' si paga subito, ovviamente, e senza carta di credito (ma allora che cosa la chiedi a fare, imbecille), quindi altro cash che se ne esce cosi', all'improvviso, e taciamo.
portiamo con fatica su le valigie, rinfresco rapido e ripasso della guida.
la domenica non si paga la cattedrale, via di corsa alla cattedrale...

domenica 19 agosto 2007

Spagna 2007 - 8 Cordoba, sera

usciti dalla Mezquita andiamo a farci un giro per Cordoba, questa ex-meta di pellegrini musulmani, questa perla, beh... era una grande citta', alla fine non e' cosi' grande e ci si trova a apassare piu' o meno sempre per gli stessi posti.
Ovviamente l'Alcazar e' chiuso, ma non e' granche' dicono, percio' nessun rammarico.
siamo li' intorno, tra calessi e turisti e ad un certo punto si avvicina una comitiva per delle informazioni.
Pero', penso, ci siamo amalgamati bene, oppure abbiamo l'aria di turisti professionisti che la gente si fida a chiederci indicazioni, bene, ascoltiamo che vogliono spare, abbiamo 3 guide, abbiamo gia' girato al citta', sapremo certamente rispondere.
"scusate c'e' un mc donald qua vicino?".
noooo.
e invece si'.
e il bello e' che noi non lo sappiamo dove e se c'e' un fast food in zona, non e' il nostro genere... finora.
Bon, continuiamo il giro, passiamo lungo iol fiume, ci son 3 mulini e un ponte romano.
Il ponte e' in restauro, e nel tempo e' stato, mi pare almeno, cosi' tanto rimaneggiato che non assomiglia neanche ad un ponte romano.
nella parte all'ombra e' pieno di piccioni, comunque carino (vedi foto).
Siamo di nuovo li' della Mezquita, sono le 4 del pomeriggio, dobbiamo ancora mangiare, il Moro comincia a lamentarsi che bla bla ha fame, che bla bla non vuole spendere troppo, solite robe insomma.
Ma dove porta questo? da burger king, un fast food!!!
Gia', perche' tutti i locali sembravano troppo cari, o non ispiranti, o sembravano posti dove le porzioni sono piccole, quindi alla fine burger kingAlmeno c'er alk'aria condizionata, percio' alla fine siamo stati dentor un'ora.
Ovviamente, come sempre, dopo aver ordinato, al Moro cominciano a venire i dubbi se abbia scelto bene o se avesse potuto sceglier meglio.
Comunque mangiamo , programmiamo la giornata e torniamo in giro.
E allora dove si va'?
Al Corte Ingles, ovvio.
sempre il centro commerciale, sempre a guardare i CD, alla fine io mi prendo un doppio di Fausto Papetti.
Lo scopo era anche di riuscire a sbloccare il cellulare, ma li' non hanno l'ala tecnologica, dobbiamo andare da un'altra parete, in uno piu' grande, alla fine ci arriviamo, una signorina gentile e carina si prende la briga di fare per noi la chiamata alla Movistar, ascolto con attenzione cosa dice, pensando che potrebbe servire, e alla fine coi dice che tutti gli operatori sono impegnati, riprova edi nuovo nessuno risponde, cosi' spiaciuta, ci lascia al nostro destino.
Gentile.
Allora intanto che chiamiamo in giro per cercare alloggio nella prossima meta mi attacco al telefono, da una cabina, tanto e' gratis, non servono neanche le monete, e chiamo, ma pur provando continuamente, non si riesce a contattare nessun operatore.
torniamo in pensione ed e' ora di mangiare i panini preparati la mattina.
purtroppo sono arrivate anche le formiche, cosi' sotto la carta igienica che li avvolge e' un brulicare di insetti fastidiosi e affamati.
Ovvio che i panini con la mozzarella rifusa e il salame piu' volte riscaldato in macchina non attiri tutti percio' solo io e il viet mangiamo, e' sera, abbiamo camminato e non ci si puo' lamentare.
Piccolo consiglio gratuito, se si ha poco tempo non fermarsi a Cordoba, avremmo potuto andare gia' a Siviglia in serata e guadagnare mezza giornata, che poi avremmo scoperto sarebbe stata buona cosa perche' Siviglia meritava davvero un po' piu' tempo, ma questa e' un'altra storia, nel senso che la racconteremo dopo.
Andiamo verso il centro a fare un giro, e' sabato sera in fin dei conti.
Come al solito non c'e' mai il posto giusto per magiare e bere una birra, il posto economico non piace, quello caro meno che meno, qui non fanno panini, la' non hanno il dolcetto, alla fine ci sediamo in piazza, in una gelateria che ha anche la birra, solo che la birra in gelateria costa il triplo della birra in baretto, vabbe'...
Qui il Moro dice una cosa giusta, non si prende la birra in gelateria, ne' il gelato in birreria.
Siam li' a ingannare il tempo e arriva la famigliola francese nostra vicina di stanza, quelli del parcheggio conteso la mattina.
Son simpatici, parlano un po' italiano un po' spagnolo, alla fine coi si capisce, han girato piu' di noi, pero' anche loro vengono da Malaga e hanno 2 figli, un bambino e un adolescente, pero' non si son fatti scappare l'occasione.
Ripeto, vale la pena andare a Malaga durante la Feria, non c'entra ora ma meglio ribadire il concetto.
Va ben, e' ora di tornare, doccia, nel bagno allagato, e siccome non ho sonno me ne sto all'aria a scirvere due cartoline, che poi andranno perse e riscritte ma anche questa e' un'altra storia.
La mattina dopo foto al bellissimo, quello si', patio andaluso e via... Siviglia arriviamo!!!

Spagna 2007 - 7 Cordoba, pomeriggio

Usciamo dalla bettola e andiamo subito nel ghetto, la Juderia.
anche qua tutte case bianche, basse, strade strettissime, in qualcuna passan anche le auto, se c'e' un pedone le auto non passano.
Bello, molto bianco.
Il sole e' allo zenith, non c'e' un filo d'ombra ma non e' cosi' caldo, eppoi io c'ho il mio sombrero da vaquero che mi protegge.
qui e' molto piu' turistico dell'Albaicin (il quartiere arabo) di Granada, e' pieno di negozietti per turisti, un po' piu' cari tra l'altro, che a Granada, e neppure cosi' originali, alal fine son tutti uguali, magliette, ventagli, finti vestiti per il flamenco (di tutte le dimensioni), poca roba insomma.
facciamo qualche foto e poi allarghiamo il giro, prendiamo un po' le misure alla citta' e abbiamo la conferma della sensazione avuta in macchina, Cordoba e' piccola.
andiamo all'ufficio turistico, ci prendiamo gli orari delle attrazioni, anch es e poi a noi interessa solo la Mezquita.
L'ufficio e' in un palazzo grazioso, accanto alla Mezquita, come al solito sono gentili ci danno "el plano de la ciudad".

Andiamo alla Mezquita allora, altri 8 euro, qua tutto costa dai 7 agli 11 euro, ed entriamo.
Tanto per dare l'idea di quello che potrete trovare un accenno di storia, quanto sono colto ah?
Cordoba, a suo tempo, prima della riconquista da parte dei cattolici, era un luogo di culto tale per i musulmani che se uno non poteva andare nella sua vita almeno una volta alla Mecca, poteva ripiegare su Cordoba, per dire quanto importante e quanto araba fosse.
il personaggio li' che comandava allora fece costruire questa moschea incredibile con lo scopo che quando uno ci entrasse dveva sentirsi perso, isolato, come nel deserto, perdere insomma la cognizione dello spazio e del luogo.
allora cosa fecero gli architetti, riempirono al moschea con circa 1500 colonne, cosi' uno poteva pregare e pur trovandosi in uno spazio chiuso non avrebbe avuto la percezione degli altri fedeli e ritirarsi in preghiera o a ameditare senza essere disturbato, si', insomma, non l'ho spiegato bene ma se ci andrete capirete cosa voglio dire.
Poi quando ci fu la riconquista da parte dei re cattolici il personaggio subentrante doiveva lasciare il segno (di solito quando arrivavano gli arabi le chiese diventavano moschee, poi quando arrivavano i cattolici le moschee divenbtavano chuiese, successe eprcio' a volte che una chiesa diventua moschea poi tornasse chiesa e cosi via) e che idea ebbe? ma qui potremmo fare una cattedrale... che originale, ne?
ebbene, forse colpito anche lui da tutte ste colonne, o per un lampo di genio, o di pigrizia o quello che e' (pare che questo fosse abbastanza in gamba da non voler umiliare i conquistati percio' gli diede l'onore delle armi e forse per quello poi non distrusse tutto), bon, fatto e' che il risultato eì' spettacolare.
In pratica ha fatto costruire la cattedrale al centro, ha fatto demolire si', un po' di colonne, ma il risultato e' una cattedrale senza porte fondamentalmente, che' si entra dal colonnato, utilizza tra l'altro anche in parte le stesse colonne, anche se riaddobbate con simboli cristiani e tutto inotrno e' rimasta questa atmosfera particolare di cui sopra, per intenderci quando si entra la cattedrale non si percepisce, non si vede (ricordate l'idea cche vi dicevo del deserto che ti isolasse non in uno spazio aperto ma al chiuso?) poi ci sia vvicina e si capisce e quando si e' dentro sembra di stare una cattedrale come le altre, come se fosse essa stessa isolata dal resto. insomma bello.


bene bene, fatte un po' di foto, apprezzato molto se devo dire, anche s e dentro ci siamo un po' sparpagliati e non avevo la guida, ma insomma, credo che le cose importanti le ho afferrate.

[continua]

Spagna 2007 - 06 Cordoba, mattina

[...]

sveglia un po' piu' tardi oggi, la Feria de Malaga ha lasciato comunque
qualche strascico.
la mattina si preparan i panini per la giornata.
avevamo comprato della mozzarella (molto finta) a fette, in vaschetta, lasciatala in macchina pero' se' fusa ed e' diventata una fetta unica, cosi' l'abbiamo fatta a cubetti e aggiunta ai salumi ormai di qualche giorno, anche questi lasciati in macchina al caldo, e preparato un po' di panini
belli carichi.
non avendo salviette o pellicola, ne' tantomeno stagnola, li abbiamo incartati con la carta igienica, schiacciati un po' per farli stare in borsa e siam partiti, senza salutare nemmeno l'oste del bar sotto la pensione, quello pittoresco, non credo pero' se la sia presa.
destinazione Cordoba.


abbiamo trovato una pensione abbastanza in centro, non molto cara, l'unica cosa che lasciava un po' stupiti e' che Hung era certo gli avessero detto che eran 3 stanze singole a 47 euro e avevamo notato che 47 non e' divisibile per 3, pero'...
Nel tragitto distese immense di ulivi e aranceti, ma tanti kilometri di fila di ulivi e aranceti, incredibile quanto spazio ci sia e quanto ne sfruttino, per forza che poi noi compriamo le loro olive e le loro arance.
ormai le tirate in macchina del primo giorno sono un ricordo, e' tutto sempre molto vicino, per le dimensioni e le strade spagnole, cosi' arriviamo a Cordoba prestino, verso mezzogiorno.
il problema di Cordoba quando ci si arriva in macchina, che avevamo letto essere anche un problema di Granada, e' che i sensi unici cambiano di frequente e senza preavviso, cosi' col navigatore e' diventato presto impossibile girare la citta' visto che le strade che diceva di prendere eran tutte rovesce e si allarmava perche' secondo lui eravamo noi a prenderla e
contromano, ma prova a spiegarglielo tu al navigatore che avevamo ragione.
alla fine troviamo la strada in una traversa della quale c'e' al nostra pensione, purtroppo la strada e' strettissima, c'e' una macchina parcheggiata davanti in modo tale da bloccare il traffico e dietro di me c'e' gente che arriva, cosi' tiro dritto e penso "beh.. torno indietro appena posso", col cavolo.
ho dovuto rifare tutto il giro di Cordoba perche' alla fine mi sono infilato in un senso unico che formava una specie di circuito, uno zelweg, o un Montecarlo, dipende dall'affinita' del pilota, eppero' alla fine sono riuscito a ritrovar la bussola.
quando siamo a 50 metri dalla pensione una Citroen Picasso si ferma, fa per infilarsi nella via prima della nostra, poi cambia idea ed inizia a far retromarcia, allora suono un colpo, ma continua, suono un'altra volta e avanzo, intanto dietro di me si sta formando un'impaziente coda, alla fine siamo quasi a contatto e desiste, si infila nella via e mi lascia passare.
entriamo nella via e non c'e' posto ovviamente, cosi' ci piazziamo davanti alla pensione, un po' piu' civilmente di quello che 5 minuti prima bloccava la strada ma davanti ad un passo carrajo, tempo di scendere dalla macchina e un cordobese dal terzo piano ci dice che chiama la "grua" se stiamo li', gli spieghiamo 5 minuti e lui capisce e rientra.
dopo un altro minuto non ti arriva la Citroen di prima, insomma son dei francesi che han preso la nostra stessa pensione, manco mal, penso, che li ho bloccati e gli ho preso l'unico posto nella via, altrimenti avremmo dovuto fare un altro giro.
Ma loro son piu' audaci di noi e si ferman tra la pensione ed il passo carrajo, cosi' bloccano la strada e me, vabbe', penso, tanto staran poco.
Andiamo alla reception, il patio di ingresso e' bellissimo, e pensiamo, che figata di posto.
pero' alla reception subito la prima impressione viene smentita.
intanto ci dan una chiave e quando gli dico ma non eran 3 le camere? no, dicono senza gentilezza, e' una con tre letti, beh... aveva senso mi pareva stranoi chissa' cosa si son detti ste donne scorbutiche ed il viet.
comunque saliamo, portiamo su le valigie e subito la stanza appare per quello che e', un mezzo cesso. lenzuola gialle, capelli sul cuscino, niente aria condizionata e una
finestra sola, un ventilatore mini, vabbe'.
mettiamo un po' di robe in giro per la stanza, pisciatina e si esce

sabato 18 agosto 2007

Spagna 2007 - 05 Malaga, sera

[...]

si va amangiare, kebab.. ancora, basta, mi prometto, l'ultimo, e cosi' sara', pero' ormai siam qua.
insomma, il kebabbaro niente a che vedere con quelli di Garnada, meno gentile, meno abbondante, meno buono e piu' caro.
bocciato.
e' ora di andare alla feria serale, ma sara' come qua, pensiamo, quanta gente vuoi che ci sia.
il primo scoglio da affrontare e' trovarla.
lungo la via ogni tanto ci son delle indicazioni che portano in mezzo al nulla.
decidiamo che e' ora di chiedere.
ognuno pero' dice la sua, e tutti ti danno una sola indicazione alla volta, dovete tornare indietro, o, sempre dritto, o, alla prossima a destra, tornate indietro, parcheggiate e prendete un bus, i bus non passano di qua, sempre dritto, insomma stiamo perdendo la speranza di arrivare.
ad un tratto, il cielo dietro dei caseggiati cambia colore, proviamo a vedere se e' tutta quella luce, ed era quella luce, in pratica abbiamo visto la luce.
troviamo pure parcheggio abbastanza vicino, e ovviamente, come al solito, troviamo parcheggio vicino perche' e' troppo presto, e' mezzanotte, son tutti genitori e bambini o adolescenti.
arriviamo all'ingresso e subito ci rendiamo conto che non e' una semplice sagra di paese, e' una ENORME festa.
incredibile, stand per mangiare, bere, ballare, uno dietro l'altro. per kilometri, letteralmente.
(poi a casa abbiamo guardato sul sito, dicono che quest'anno siano arrivati 6 dico 6,, milioni dico milioni, di visitatori)
arrivati alla fine, finalmente, altrettanto spazio occupato dal Luna Park piu' grande che abbia mai visto, un sacco di gente, ma e' nulla confronto a quella che vedremo uscendo.
la stanchezza inizia a impadronirsi di noi percio' iniziamo il viaggio di ritorno, non si arriva piu', la gente aumenta, quando usciamo all'ingresso quasi non si passa, una fiumana di persone continua ad arrivare, sono le 2 passate, sara' anche che e' venerdi, ma noi siam proprio cotti, disdetta. ma l'anno prossimo... ehhhh, l'anno prossimo... vedremo.
torniamo cosi' a Casabermeja, tutti ancora esaltati da quello che abbiamo visto.
credetemi, chi ha occasione di passare verso ferragosto da quelle parti si fermi almeno 2 giorni a Malaga, cosi' non fara' come noi che per stanchezza, e per il fatto di dover lasciar la camera all'indomani, deve andare a letto "presto".
Per maggiori informazioni cercate "feria de malaga" anche su google.

Spagna 2007 - 05, Malaga, giorno

[...]
arriviamo a Casabermeja verso le 10e30.
troppo presto, "estan limpiando el cuarto".
stanno pulendo la camera.
andiamo al bar sotto la "pension el Taxi".
un posto pittoresco.
in prima pagina sul giornale c'e' la corrida di jeri con un tipo che ha fatto furore.
l'oste e' rugoso e spigoloso, con una voce roca e bassa.
gli altri avventori stan bevendo birra e mangiando panini al prosciutto.
Sul banco fan bella mostra di se' alcune tapas, alcune di pesce da cuocere, altre gia' pronte.
i non volevo nulla, ma gli altri volevan il caffe', cosi' quando l'oste per la seconda volte chiede cosa vogliamo e quando per la seconda volta i ragazzi si guardano poi guardano in basso, poi si pizzicano le labbra, dico "caffe", cosi' mi bevo anch'io il caffe'.
ovviamente non e' come il nostro e c'e' sempre qualcuno che ogni volta lo deve dire, am siamo in Spagna, penso, e' ovvio, comunque me lo sento ripetere.
il posto e' pittoresco, veramente, merita un salto se passate di qua.
verso l'una siamo a Malaga.
La feria di giorno e' in citta', la sera e' fuori.
il primo impatto e' un po' deludente, ci avevan promesso gente ubriaca dal mattino che balla e canta, invece tanta gente si', ma tutti allegri senza esagerazioni, inoltre abbiamo trovato parcheggio (a pagamento pero') proprio in centro.
Ancora non siamo nel clima ispanico, percio' non abbiamo realizzato che siamo in piena siesta e quindi quello che stiamo vedendo e' nulla.
c'e' da scegliere dove mangiare, cominciamo a passare in rassegna i vari stand e bar, prima una cana (2euro), senza nulla ad accompagnarla, notiamo che il prezzo sembra parecchio piu' alto che a Granada, e avevamo gia' osservato in un'altra gita spagnola che alle sagre non si risparmi proprio per niente.
cerchaimo comunque di farci contagiare dal clima festoso e allegro ma ormai l'obiettivo ' mangiare senza svenarci.
entriamo cosi' in un vicolo e becchiamo un posto, al sole, con una cameriera proprio andalusa, mora, tettona, magretta, bella bella.
confrontando i prezzi sembra conveniente, ci fermiamo, cosi' assaggiamo il gazpacho, una tortilla de qualcosa, un boccadillo de qualcossaltro ,a alla fine abbiamo fame, litri di birra 2 (a 7euro l'uno, quindi basta cosi').
Il mangiare non e' male ma le porzioni son piccoline allora glielo diciamo alla nostra bella cameriera, lei dopo la seconda volta "bonito ma pequeno" ci consiglia un'altra cosa dal menu e aggiunge "esta' pequena, ma muy bonita", come potevamo a quel punto dirle di no, era gia' difficile prima, figurarsi dopo una battuta simile ed il sorriso che l'ha accompagnata... siam proprio fessi.
ci alziamo non proprio satolli, ma con la foto della cammarera e tutto sommato neppure troppo allegeriti nel portafoglio e riprendiamo il giro.
in pratica il centro pedonale e' tutta una sagra.
appena torniamo nella via vediamo altri locali per mangiare ed il prezzo continua a scendere, 3e5, 3, fino alla rivelazione: 1e80 per un litro di cerveza (Cruzcampo per i record, 5 litri fatti fuori nel pomeriggio).
un moschettiere decide di provare una patata e il "Tinto de Verano", lemonsoda e vino rosso, con mucho mucho hielo (molto molto ghiaccio) infatti alla fine si lamenta perche' c'era piu' ghiaccio che altro, ed e' vero. comunque...
la gente e' aumentata a dismisura. tutti ridono, ci son gruppi in costume andaluso che cantano e ballano e la gente li accompagna si aggrega, tutti sembrano divertirsi.
decidiamo che non possiamo continuare a bere, e' ora di fare un po' i turisti.
andiamo fino alla fine della zona pedonale e c'e' una signora che canta, non mi ricordo come si chiamano quelle cose li' pero' ci fermiamo ad ascoltare e tutti sembrano molto coinvolti e alla fine anche noi siamo coinvolti.
quando ripartiamo giriamo verso il teatro romano, l'alcazar e il castillo de gibralfaro in quest'ordine appajono dal basso verso l'alto.
il primo sara' il castillo.
pur apparendo unite le costruzioni non si passa da una all'altra, percio' dobbiamo salire fin su dall'esterno.
l'arrampicata non e' agevole, incontriamo anche un camaleonte che va su piu' veloce di me coi suoi occhi snodati con uno mi guardava, con l'altro guardava la strada ed intanto mi faceva gli sberleffi.
arrivamo su che peso 2 kg in meno.
facciamo il biglietto unico castillo-alcazaba ed entriamo (3e20 euro).
alla fine non c'e' molto, poi veniamo dall'alhambra per cui qualsiasi giardino ora ci sembra il cortile che abbiamo a casa, comunque ci facciamo il giro, usciamo, ridiscendiamo, e risaliamo per l'alcazar.
qui e' un po' meglio, in fondo l'altro era una zona di avvistamento, qui ci abitavano.
il giardino e' curato, l'acqua arriva dappertutto con le solite canaline in cui inciampi, ci son fontane per bere e rinfrescarsi.
per fortuna per scender troviamo l'ascensore, in questo caso discensore.
bon.
usciamo e decidiamo (sbagliando, ma ve lo spiego dopo perche') di andare in spiaggia, Hung nasconde i soldi sotto la sabbai e andiamo in acqua.
La spiaggia dicono essere riportata, non e' fina ma e' pulita, l'acqua e' fredda.
il sole sta scendendo, e' ora di tornare in citta'.
venendo su dalla spiaggia passiamo accanto l'arena e c'e' un sacco di gente dentro che grida a tempo OLE', insomma, ecco perche' abbiamo sbagliato ad andare in spiaggia, fossimo passati prima di li' saremmo entrati anche noi a veder la corrida, purtroppo non abbiamo visto locandine e quando siamo saliti al castillo l'arena, che si vedeva dall'alto, era vuota.
bon.
siamo quasi in citta', di colpo, Hung si blocca "I SOLDI!!!"
son rimasti sotto la sabbia, lui e Andrea corrono indietro, io no, sareri stato di peso e li avrei rallentati, e vanno a cercarli.
convinto che torneranno a mani vuote con la serata rovianta cerco di far eunpo' foto artistiche e aspetto.
dopo un'oretta scarsa tornano e... coi soldi.
han fatto un po' i trattori ma alla fine li ha tovati... incredibile.